Il Giardino Botanico della Cutura
Cosa tratteremo
Non lontano da Otranto, in terra salentina, un ex bancario dal pollice, cuore e testa completamente verdi ha dato vita ad una spettacolare opera d’arte, unica nel suo genere; Salvatore Cezzi, realizzatore di questa magnificenza, ha reso ancor più bella una terra che madre natura aveva già pensato bellissima.
L’ex banchiere ha creato, insieme ai suoi figli, La Cutura, un giardino botanico paragonabile solo a un immaginario paradiso di sole, piante e fiori splendidamente posizionati in serre, giardini e angoli della tenuta.
La Cutura: 35 ettari di meraviglie botaniche
Siamo nella piana tra Giuggianello e Palmariggi, l’ingresso è quello di una bellissima villa, risalente al ‘700, cuore pulsante di tutta la tenuta dalla quale è partita l’idea di espansione; Borgo Antico è il nome del fulcro de La Cutura, da qui si sono sviluppate tutt’intorno le magnifiche aree verdi pensate, progettate e realizzate da Salvatore insieme ai suoi ragazzi; ognuna ha un suo tema, un suo filo logico che esprime attraverso il posizionamento di splendide piante, anche molto rare.
Veri capolavori di maestria: i giardini, le serre e i caratteristici angoli strutturati al cui interno trovano dimora piante che provengono da ogni angolo dell’emisfero.
Angoli di Paradiso
All’interno de La Cutura ci sono angoli paradisiaci, a partire dal laghetto naturale dove ninfee e papiri sembrano occhieggiare ai bambù, agli splendidi iris e ai deliziosi giacinti che fanno da cornice. Il laghetto raccoglie l’acqua piovana che poi viene utilizzata per l’irrigazione del parco.
Non meno affascinante il giardino roccioso costruito con le mura tipiche delle recinzioni pugliesi, al suo interno un’enorme varietà di Opuntia, Agave e tantissimi cactus.
Il giardino dei semplici, che semplice non è, racchiude in un turbinio di profumi che le piante aromatiche e officinali quali menta, kermes, lavande e canfore, rilasciano con delicatezza nell’aria. Questo angolo curativo è la fonte di approvvigionamento per la realizzazione di sciroppi, tisane e decotti utili a risolvere piccoli disturbi della salute.
Classico, sontuoso e immancabile il roseto con le oltre cento varietà di rose presenti al suo interno: al momento della fioritura, non hanno limite alcuno nello spargere tutt’intorno profumi e aromi deliziosi.
Tipico di questa terra ma anche dell’intero paesaggio mediterraneo, l’omonimo giardino accoglie conifere, ginestre, ginepri, olearie, corbezzoli, mirti e timi, tutte piante ovviamente tipiche del clima della macchia mediterranea.
A questo punto non poteva mancare la preziosità architettonica di un giardino all’italiana, che con le sue linee tanto geometriche quanto sinuose è dimora di una varietà incredibile di piante officinali.
È ovvio che per facilitare la visita de La Cutura e comprendere appieno la natura di ogni piante, i vari giardino sono dotati di cartelli esplicativi dove, oltre al nome scientifico della pianta, viene spiegata la sua natura e il suo eventuale utilizzo erboristico.
Sembra di entrare in una favola quando si varca la soglia del bosco dei lecci, all’ombra di giganti querce secolari, deliziati dal profumo di funghi che alle loro basi nascono, dove si svolgono molte rappresentazioni musicali durante la bella stagione, quando il fresco del bosco dona refrigerio dalla calura.
Chiude la rassegna dei giardini, il giardino segreto, così chiamato per la sua posizione piuttosto riservata rispetto alle altre ambientazioni. All’interno di questo forziere verde, piante rarissime e particolari, vero fiore all’occhiello de La Cutura.
Madre Serra
Regina incontrastata della tenuta è la Serra di piante grasse e tropicali; all’interno di questa incredibile struttura realizzata in ferro e policarbonato, alta oltre 16 metri, vengono riprodotte le ambientazioni climatiche che permettono la sopravvivenza, in perfette condizioni, delle preziose piante tropicali e di quelle grasse.
In questo paradiso non potevano certo mancare animali di piccole, medie e grandi dimensioni, di terra, di acqua e di cielo, per la gioia di grandi e piccini.