Carnevale nel Salento: gli appuntamenti da non perdere
Cosa tratteremo
Il Salento è una terra incantata dove folklore e tradizione trovano ancor più viva espressione durante le feste.
Fra queste, non può fare eccezione il variopinto Carnevale, che vanta in Salento una sentita partecipazione popolare. Ma quali sono gli appuntamenti assolutamente da non perdere se si passa da quelle parti?
Il Carnevale di Gallipoli
Il 23 e il 25 febbraio il cuore di Gallipoli pulserà di allegria, perché è in queste date che si terranno i festeggiamenti del Carnevale, con le celebri sfilate di carri che non hanno nulla da invidiare al famoso carnevale di Viareggio.
Chi ama l’atmosfera che soltanto questa festività è in grado di regalare, resterà deliziato dall’aria che si respira in questa occasione nella più gettonata città del Salento, visto che attualmente il Carnevale di Gallipoli è considerato uno dei più belli d’Italia.
Se la prima grande sfilata di carri allegorico-grotteschi della città risale al 1954, quella del Carnevale di Gallipoli è in realtà una tradizione molto più antica, che trova le sue più remote radici nei riti pagani pre-cristiani del medioevo.
Per non dimenticare questa mescolanza tra sacro e profano di cui si veste il Carnevale, ogni anno l’evento inizia il 17 gennaio con un rito propiziatorio nato dal culto del dio Prometeo, ma che viene oggi dedicato al patrono cristiano del fuoco, Sant’Antonio Abate. Questo rito, detto delle ‘Focareddhe’, vede grandi cataste di rami d’ulivo bruciare nelle piazze di Gallipoli ed è uno spettacolo davvero suggestivo, dal richiamo ancestrale.
Impossibile non parlare poi della mascotte di questo Carnevale, la maschera de ‘lu Titoru’. Si sa che il miglior modo per esorcizzare la morte è sbeffeggiarla, ed è proprio questa la funzione di un personaggio che unisce il macabro e il goliardico.
La leggenda, infatti, narra che tale Titoru (Teodoro) fosse un giovane soldato gallipolino a lungo rimasto lontano dalla propria terra natia. Furono le disperate preghiere della madre, la Caremma, a far sì che Titoru potesse finalmente fare ritorno a Gallipoli, proprio durante il martedì grasso. Si dice che Titoru si lanciò allora nei festeggiamenti con tale foga da ingozzarsi di polpette fino a rimanere strozzato.
Lu Titoru viene rappresentato proprio nel momento della morte, come salma accompagnata da un corteo di ‘cummari chiangimorti’ (maschere che piangono in maniera farsesca la sua dipartita), dalla madre, dal sindaco, dal vescovo e altri rappresentanti del clero. Del destino di Titoru non bisogna avere paura: più se ne ride, più la morte si allontana.
Oltre a questo soldato sfortunato, altre importanti maschere del Carnevale di Gallipoli sono gli sfarzosi Re Candallino e la consorte Sua Maestà Mendula Riccia. Ogni anno viene eletta una nuova coppia che, accompagnata da musici e sbandieratori, avrà il compito di interpretare il ruolo di questi regnanti e condurre il corteo d’apertura per le vie della città.
Il Carnevale di Supersano
Anche il Carnevale di Supersano, arrivato nel 2020 alla sua 40esima edizione, è un tripudio di carri e sfilate durante le giornate del 23 e 25 febbraio.
Si distingue sicuramente per l’eleganza e la ricercatezza dei suoi costumi, rappresentativi della più alta sartoria italiana, ma la vera particolarità di questa festa risiede probabilmente nella segretezza con cui si svolgono i suoi preparativi; il tema su cui lavorano ogni anno i carristi non viene mai fatto trapelare in anticipo, proprio per preservare la sorpresa che accende la magia nel momento in cui le creazioni di cartapesta “invadono” le strade.
Il Carnevale della Grecia Salentina
Quest’anno a Martignano si festeggiano il 40esimo Carnevale Martignanese e il 34esimo Carnevale della Grecia Salentina, in un incrocio di eventi il cui spirito unificatore è evidente.
Il calendario di Martignano è ricco di appuntamenti all’insegna dello scambio fra elementi folkloristici diversi, appartenenti non solo all’insieme di comuni della Grecia Salentina ma anche alle comunità ladine della Val di Fassa con cui sono gemellati.
A Martignano ci si lascia trasportare dal tripudio di colori che si muovono per le vie dalla città assieme agli immancabili sbandieratori e alla banda musicale, per poi assistere alle premiazioni e dedicarsi al piacere di assaggiare i deliziosi prodotti tipici locali.